preparare un manoscritto

Se vuoi che il tuo lettore – in questo caso l’editore o un editor della casa editrice – valuti con attenzione la tua opera è meglio seguire alcune semplici regole. Questa strategia ti permette di mettere in risalto i punti di forza della tua opera; questo comporta che chi la leggerà lo farà con maggiore attenzione e interesse.

Tieni sempre conto che il tuo interlocutore è un editor che ogni giorno legge decine (o centinaia) di pagine, e che dedicherà alcuni minuti a farsi un’idea della tua opera. È la triste verità e devi tenerne conto.

È possibile che, seguendo i consigli che leggerai di seguito, l’editor dedichi molto più tempo alla tua opera.

La presentazione dell’opera: la sinossi

La sinossi è un riassunto della tua opera che ne mette in risalto i punti chiave.

Nel caso di un racconto permette di farsi una prima idea di come si articola, qual è l’inizio e come conclude.

Nel caso di un’antologia di poesie, presenta il filo conduttore, i punti comuni fra le composizioni oppure la chiave che ti ha ispirato durante la scrittura.

Se si tratta di un saggio, la sinossi descrive i principali argomenti e mostra i pregi del testo: per esempio presentando una scoperta o un’intuizione, oppure l’esposizione chiara e scorrevole, l’approccio molto tecnico oppure l’uso della narrazione.

La lunghezza della sinossi dovrà essere contenuta entro 100 parole (o 600 caratteri inclusi gli spazi); non è un’indicazione assoluta ma i testi brevi hanno maggiori probabilità di essere letti.

La tua presentazione: la biografia dell’autore

Descrivi chi sei e cosa fai, con parole semplici, e spiega – se lo ritieni utile – come ti sei avvicinato alla scrittura e perché hai composto quest’opera.

Evita le formule: «sono nato il 5 giugno a Milano…».

Evita gli aggettivi: «sono buono», «generoso», «simpatico», «sfortunato»… Il tuo carattere forse emergerà dalla tua opera o forse no, ma lascia agli altri lo spazio per pensare come sei.

Come inviare il manoscritto: preparare l’opera per la lettura.

Niente robe complicate:

  • un file di testo (Word, Open Office o Rtf) o al limite un file pdf se ci sono immagini;
  • utilizza font comuni (Times, Arial, Helvetica…)
    Quante volte ricevo testi scritti con caratteri particolari e che risultano illeggibili.
  • fai ordine; ogni capitolo deve iniziare in una nuova pagina; ogni poesia deve iniziare in in una nuova pagina.
  • togli il superfluo: dediche, appunti al margine, note finali (se il libro andrà in stampa ci sarà occasione per inserirle)

Questi passaggi possono sembrare superflui ma agevolano molto il lavoro di chi apre per la prima volta il tuo manoscritto. Pensa a un editor che impiega alcuni minuti (snervanti) per rendere leggibile il tuo testo e per capire dove inizia un capitolo e dove un altro, quante poesie contiene, come è organizzata l’opera.

Scrivere l’email agli editori

Anche qui valgono alcune semplici regole che ti permettono di presentarti bene a chi leggerà la tua opera.

Accorgimenti pratici:

  • non inviare un’unica email a tanti destinatari (nemmeno usando il campo ccn);
  • Personalizza il testo del messaggio: sarà molto apprezzato!
    Ad esempio inizia con la formula: «Spett.le Mondadori…» oppure, se conosci il destinatario all’interno della casa editrice: «Gent.mo dott. Rossi…
  • Spiega subito perché stai inviando il messaggio «sottopongo alla vs. attenzione la mia opera inedita per…».
  • Indica chiaramente cosa contiene il messaggio: «Il messaggio contiene 2 allegati: il file della bozza dell’opera e la lettera di presentazione del presidente della Repubblica».
  • Riporta nel corpo del messaggio la Sinossi della tua opera e la tua Biografia, separandole con gli accapo; puoi utilizzare uno stile di carattere diverso (più piccolo, grigio anziché nero, un corsivo) per distinguere questi due complementi dal resto del messaggio.
  • Concludi usando una formula standard: «In attesa di un vs. cortese riscontro…» e lasciando i tuoi recapiti: almeno l’indirizzo email e il numero di telefono.